Pierre Soemone è un artista delle lettere e del segno. Questa grande padronanza degli elementi tipografici deriva dallo studio e dalla pratica ventennale di calligrafia con varie crew quali BAN, MKR e C29. Le sue opere interrogano le questioni del colore, della forma e del volume. La scrittura è ridotta all’essenziale esplorando calligrafie e lingue primitive come quelle sumeriche e sub sahariane. Pennelli e vernice danno vita a opere concettuali e catartiche che rendono al minimo necessario la componente calligrafica. Osservare i calligraffiti di Someone significa affrontare una sessione purificatoria verso le forme minime.
Tutto ciò che può lasciare un segno grafico rappresenta un potenziale mezzo artistico per l’artista. Il luogo determina gli strumenti, infatti in luoghi abbandonati usa bombolette che possono essere veloci e semplici da usare. Ma quando crea in studio non ci sono regole: attualmente preferisce inchiostro nero sulle tele di grande scala. Ma ogni elemento che produce un bel segno è in potenza utilizzabile. È sempre in cerca di nuove ispirazioni.
Uno dei progetti che ha preferito è stato un muro di 2000 metri quadrati in un sobborgo di Parigi. Per Soemone è stato il primo progetto su larga scala che ha occupato 20 giorni, 250 ore di lavoro e 500 litri di pittura.
Nel 90% dei casi crea improvvisando, soprattutto nelle opere di street art, non ha un copione, un progetto definito perché non ne sente il bisogno. La sua mente si focalizza solo sul muro, già conosciuto, selezionato e studiato. Non vuole sapere esattamente cosa scrivere e come, ancora prima di iniziare, ma sa slo quale sensazione trasmetterà. Quando invece lavora su commissione realizza studi più approfonditi prima di iniziare a dipingere con schizzi, visite al luogo, prove di colori e parole. Il suo lavoro è estremamente diverso in studio: qui riflette profondamente sulle texture, sugli stili e sull’eleganza e rusticità delle sue opere.
Preferisce definire il suo lavoro attuale come “street writing” perché lascia più libertà di realizzazione. Usa le lettere per creare opere, ma non vi scrive mai il proprio nome, come nei primi 15 anni di semplici graffiti. Dopo questo periodo affronta un profondo studio stilistico che gli permette di creare la sua scrittura personale che fonde elementi sumerici, accadici e sub sahariani con i graffiti contemporanei.
https://soemone.com
https://www.instagram.com/soemone/
http://www.unrulygallery.com/product/soemone