Salta al contenuto

JonOne: espressionismo astratto

John Andrew Perello, aka JonOne, nasce nel 1963 a New York ma oggi vive e lavora a Parigi. Nel 1984 fonda il gruppo All Starz 156, dopo anni passati a studiare e ad immergersi nel mondo dei graffiti grazie all’amico d’infanzia White Man. La sua prima monografica si tiene nel 1990 sotto il titolo di “Graffitism” alla Galerie Gleditsch 45, a Berlino. I pigmenti esplodono nelle sue opere, principalmente tele, definite dall’artista “graffiti espressionisti astratti”.

Acrylique & Encre, JohnOne
Acrylique & Encre, JohnOne

I materiali sono sempre stati fonte di ispirazione per le sue opere e per la sua ricerca artistica. Da un unico materiale negli anni 80, la bomboletta, oggi non ha limiti nel sperimentare con acrilici, acquerelli, pastelli, tele, pennarelli, carte differenti e molti altri elementi. Si è evoluto in un artista “da studio” che dipinge su tele realizzando performance e mostre in gallerie e musei. Non dimentica però le sue origini, la street art anni ’80 come atto di vandalismo, connotazione che oggi si è invece persa. Le sue opere si compongono di improvvisazione e ispirazioni varie derivate da appunti di viaggio, letture, visioni, esperienze, ma soprattutto dalle persone. Le loro emozioni possono essere convertite in pennellate e in infinite sfumature di colore, che hanno come obiettivo ispirare le persone.

Renaissance, JohnOne
Renaissance, JohnOne

La sua scuola è infatti stata la strada, tramite l’esperienza. Venendo da un contesto che proponeva possibilità limitate, i muri pubblici, il vandalismo, la voglia di comunicare con atti rivoluzionari, sono state la sua “scuola d’arte”. JonOne, Jon 156, JazzyJonOne sono i nomi, i tag, che ancora scrive perchè sono la base del suo lavoro. Scriveva quando ancora vedere nomi sui muri non era considerata arte legittimata, oggi ha preso (o gli è stato dato) un altro senso. La ripetizione delle parole, per questo motivo, gioca un ruolo fondamentale nelle sue produzioni. Scrivere ripetutamente il suo nome rappresenta una forma di meditazione per John, come nel Buddismo si ripetono, o meglio si recitano serie di parole ancora e ancora per raggiungere lo “state of mind”.

Performance, JonOne
Performance, JonOne

La calligrafia è chiaramente la componente essenziale del percorso dell’artista newyorkese. Il suo viaggio a Hong Kong lo ha talmente ispirato che dopo ha iniziato a notare molto di più la componente calligrafica delle parole anche come forma d’arte rispettata nei paesi orientali. La possibilità di trasformare il suo semplice nome in arte lo ha affascinato tanto da intraprendere questo viaggio attraverso i grafemi. La conseguenza è stata l’apprezzamento dei graffiti come arte e non più come vandalismo. Le altre culture sono state la vera e grande fonte di ispirazione per questa svolta personale e professionale, che lo ha portato all’apprezzamento da parte della comunità artistica contemporanea.

“Le futur est dans les toiles”

“Il futuro è dentro le tele”

JonOne
http://www.jonone.com/
https://www.instagram.com/jonone_156/
https://en.wikipedia.org/wiki/JonOne