Classe ‘88, nato a Palmi in provincia di Reggio Calabria, Domenico Romeo si accorge a Roma, durante gli studi di giurisprudenza di avere una vocazione per l’illustrazione. Grazie a corsi di graphic design e soprattutto uno studio personale dell’alfabeto criptico forma il proprio stile. I primi lavori sono per lo più figure animali legate a una geometria astrale di lettere con un uso preponderato di oro e rosso. La svolta artistica arriva nel 2012, quando le superfici utilizzate da Domenico crescono e si ingrandiscono diventando muri e spazi urbani. Parole misteriose trasmettono un senso profondo in un contesto comunitario, che porta a riflessioni introspettive. Da sfondi neri abissali emergono personaggi che diventano sempre più dinamici e fluidi. Iniziano a invadere i muri calabresi, per poi espandersi alle altre regioni e all’estero.
Lo stile è curato e ricercato, si basa su studi profondi sulle lettere e sull’azione dello scrivere, che in questo caso si è tramutato in dipingere. Le lettere subiscono un processo di astrazione, che in un progetto si compone di un momento grafico-scientifico e in uno artistico passionale. La grafica risolve gli obiettivi comunicativi, mentre l’arte libera la ricerca di chi la crea. Queste due facoltà possono a volte unirsi e convivono in un gioco di scambi nelle opere del calliwriter calabrese. È inoltre fondamentale che il progetto sia contestualizzato tanto in base all’architettura, quanto in base alla comunità che abita il luogo di realizzazione. Questo perché la percezione deriva anche dalla cultura e dalla società.
Le performance caratterizzano il messaggio artistico dell’artista. Così il Temporary Art Space Altrove Festival, di Milano, inaugura nel 2018. Fuoco Nero è la performance proposta da Romeo che dopo un periodo di abbandono della street art riaccende il fuoco della sua arte. Un po’ come la fenice che rinasce dalle proprie ceneri, si propone uno studio sul fuoco che si sviluppa dalla stessa cenere.
Utilizzando un rullo modificato e un pennello piatto è stata raccontata la storia di una rinascita del segno, la cenere è resa con piccoli tocchi. Il fumo è stato realizzato con un piccolo pennello, fumo che rende ancora più rotte e spezzate le sue linee. Il fuoco nero dei grafemi di Domenico è vivo e avvolge il loro criptico e polisemico messaggio con il suo fumo grigio.
“Non dipingo per abbellire”
Domenico Romeo
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