Jules Dedet Granel, aka L’Atlas, artista francese ha uno stile assolutamente unico. Inizia a svilupparlo studiando tipografia e arti manuali di molte culture: da ognuna di esse “ruba” dei caratteri particolari che uniti si trasformano in un ibrido di segni. L’obiettivo principale è per l’artista creare un linguaggio pittorico universale e un perfetto equilibrio tra forma e lettera, tra azione e intento.
Dagli anni ‘90 opera nel campo dei graffiti e ad oggi ha raggiunto una certa fama. È negli anni 2000 che fonda uno studio e inizia ad esporre opere singole in gallerie e mostre. Le sue facciate dipinte, le sue monumentali performance realizzate direttamente sul suolo, sull’asfalto di città metropolitane rappresentano un contatto tra il suo mondo artistico e il mondo urbano.
Ha spesso collaborato con brand internazionali per design dei prodotti, conferendogli l’aspetto delle sue opere.
Le linee squadrate delle lettere sono ridotte al massimo geometrismo. Inscritte a loro volta dentro quadrati perfetti, richiamano le piante di misteriosi labirinti, dove è facile perdersi in un viaggio mentale. La terza dimensione emerge negli ultimi progetti urbani, legati a luoghi di aggregazione delle comunità.
Il ritmo serrato dei segni riproduce le lingue parlate Con la scansione dei fonemi. I luoghi di vita si trovano alla base del progetto Stray Canvas, che vede le tele poggiate in luoghi, in punti in tutto il mondo. L’artista ha in questo modo creato l’atlante dei suoi viaggi.
http://latlas-art.org/
https://en.jumbocar-martinique.com/the-good-plans-in-martinique/tourism/street-art-the-2013-mural-of-l-atlas-in-fort-de-france
https://en.m.wikipedia.org/wiki/L'Atlas